La pizza arriverà in Franciacorta e incontrerà i vini prodotti nei territori che si affacciano sul Lago d’Iseo: lo farà con le immagini, attraverso il progetto “100%Pizza” di Oliviero Toscani, progetto ideato in collaborazione con Contadi Castaldi.

Gli scatti di Toscani saranno esposti durante il Festival del Franciacorta (19-20-21 settembre 2014) con “l’intento di diffondere la conoscenza della vera pizza napoletana fra gli appassionati del buon bere”. L’attenzione di Toscani per la pizza gli è valso il riconoscimento di “Ambasciatore della Verace Pizza Napoletana nel mondo”, conferitogli da AVPN durante il Pizza Festival di Napoli. Toscani, vero guru della comunicazione pubblicitaria, dice della pizza che è il “miglior design che gli italiani abbiamo mai concepito”, e aggiungiamo noi, probabilmente anche il piatto più buono.

Questo omaggio al cibo italiano per antonomasia, tuttavia, non passa attraverso fotografie di pizze: non sono loro le protagoniste della mostra fotografica, bensì lo sono undici pizzaioli i quali, attraverso il proprio volto, testimonieranno l’arte della pizza artigianale.

I maestri pizzaioli “catturati” dall’obbiettivo di Toscani non sono solo campani, ma anche lombardi, sardi, piemontesi, e dell’Emilia Romagna. Il set fotografico è stato allestito al piano superiore dello storico locale Matozzi, di Lello Surace, fondatore e vicepresidente dell’ associazione AVPN. Sul set Toscani non è stato solo dietro la macchina fotografica, ma ha parlato e scherzato con i suoi “modelli”, alle prese con luci e pose, fra panetti, pomodori del piennolo, basilico fresco.

Toscani così omaggia la pizza e i suoi maestri e fa diventare sia il prodotto, sia i suoi artigiani, ancora più celebri di quanto già lo siano, e se vogliamo con il suo lavoro conferma e suggella che la pizza  ei pizzaioli sono i protagonisti mediatici del nostro tempo.

Ma a macchina fotografica spenta, si scopre che non c’è nulla di modaiolo nei suoi gusti mangerecci, anzi: la sua pizza preferita è la Marinara, la più semplice, tradioznale e povera. «Pochi ingredienti e tanto sapore – dice - Ma io non cucino quindi la mangio. E sempre con molto gusto».